Eclissi di luna

C'ero anch'io, ieri notte, sulla spiaggia buia, a seguire per due ore quell'ombra sinistra che andava a nascondere pian piano la luna, la bellissima luna brillante che si rifletteva sulle increspature del mare.
Perché ero lì? Perché c'erano anche tutte quelle altre persone? 
Perché in fondo volevamo sentirci tutti parte di qualcosa che, quantomeno, non capita tutti i giorni e nemmeno tutti gli anni, qualcosa che sia quasi unico, da ricordare.
Ma lo ricorderemo? Ne dubito.
Alla fine ero lì perché non avevo poi di meglio da fare, se non poltrire sul divano attendendo un sonno che è riuscito a raggiungermi persino lì, in spiaggia.
Ero lì perché volevo che mio figlio potesse vivere qualcosa di speciale, insieme ai suoi cuginetti, un'esperienza da conservare in un cassetto della memoria, da tirar fuori all'occorrenza.
Ma la verità è che ai bimbi non fregava un cazzo dell'eclissi! E forse neppure a noi, per quanto la curiosità mi abbia spinto a restare lì finché il picco delle 23.30 non si è realizzato. Fatto questo, via, di nuovo verso casa e verso il meritato riposo dopo una lunga, lunghissima, giornata di lavoro.
I bimbi sono stati felici di giocare sulla sabbia, noi un pò meno di venir bersagliati dalla stessa sabbia che inevitabilmente ci finiva addosso...
Qualche sigaretta, qualche battuta, le foto impossibili perché, a quanto pare, se non hai una macchina professionale, anche una mezzaluna diventa una semplice luna tonda!
I piedi nudi a cercare il calore sotto la sabbia, qualche chiacchiera e tanta, tantissima malinconia.
Anche gli altri gruppi e famigliole la vivevano come noi? Non lo saprò mai, e comunque forse quella malinconia stava solo dentro me e non nella mente delle altre persone con cui condividevo il momento.
Che casino la vita, che noia quando sembra non decollare, che delusione quando poi, alla fine, e capita proprio a tutti, scopri che ne riamane ben poca di quella che valga la pena....

Sottomissione - Houellebecq


Di questi tempi, forse, non il libro che consiglierei di leggere a chiunque...
Un bel libro? Si.
Buona scrittura? Si.
Coinvolgente e trascinante? Quanto basta.
E allora?
E allora questo romanzo del 2015, scritto da uno che col suo lavoro ha fatto sempre discutere, assumendo di volta in volta posizioni provocatorie, certo coraggiose ma anche, spesso, biasimabili, è un libro quasi visionario, quindi affascinante, ma porta su un piano quasi razionale ciò che di razionale non ha proprio nulla: la possibilità di una conquista etica, sociale e religiosa dell'Europa da parte dell'Islam.
Houellebecq rende evidente la tendenza dell'uomo (inteso come "genere maschile") a conformarsi e lasciarsi appiattire fino, appunto, alla sottomissione, a qualunque sistema e organizzazione che possa garantirgli il necessario per vivere a suo modo "felice": un lavoro che gli dia l'illusione di essere in carriera, una o più donne in grado di mettere sul tavolo qualcosa da mangiare, di tenere in ordine la casa e di fare contemporaneamente la moglie, la madre, l'amante, mostrandosi sempre soddisfatte di questa vita da decerebrate, il denaro e la libertà di usarlo.
Questa, appunto, l'offerta messa in campo da un fantomatico nuovo sistema politico in cui socialisti e "islamisti moderati", facendo un mix discutibile di cultura europea e araba, regalano una nuova idea di Libertà e Benessere.
Senza grandi battaglie e prove di forza, dalla mediazione, dal compromesso, nasce un sistema che si afferma con una facilità che fa tremare di paura (almeno questo è l'effetto che ha avuto su di me) e che fa presagire una sua graduale estremizzazione a scapito delle poche ma fondamentali libertà che questa fetta di mondo si è conquistata nell'ultimo secolo.
E in questo sistema, con buona pace di tutti, le donne sono messe ancora una volta all'angolo!
E' il primo libro che leggo di questo Autore ma, a giudicare dalla biografia, è il punto di arrivo di un ragionamento che ha avviato da tempo e che ha teorizzato in tante altre opere. 
Non temo l'Islam come non temo il cattolicesimo, ma non voglio né l'uno né l'altro a far da piattaforma al nostro sistema sociale. Nessuna religione può costituire quella base, non dovrebbe.
E la religione nella sua traduzione politica, in Italia, come pure nei paesi mediorientali o nordafricani, non ha mai portato a niente di buono.
Non si tratta di uno scontro o di dover scegliere tra Noi e Loro, quanto piuttosto del trovare il modo, il punto di equilibrio, in cui entrambe le parti possano rispettarsi e concedersi spazi d'azione non indiscriminati. La laicità è essenziale nel mio modo di concepire il rispetto per gli altri e la libertà. Io credo ancora nella possibilità di un mondo in cui ciascuno, singolarmente o nelle formazioni sociali che ritiene utili, possa esprimere se stesso, le proprie idee, i desideri, i sogni, la fede in un Dio o in un ideale, senza per questo mancar di rispetto a nessuno, senza togliere niente a nessun altro. 
Io sono ingenua, l'Autore no
E così, ben lontano dal voler far passare l'idea che in una società come quella teorizzata nel libro ci si possa pure vivere comodi, riesce certamente a insinuare nella mente del lettore l'idea che, comunque, quest'affermazione della superiorità dell'Islam e del suo opportunismo politico possa davvero realizzarsi, concretizzarsi all'improvviso, mentre noi siamo distratti e affaccendati nelle nostre piccole e insignificanti questioni quotidiane, come succede in tutti i paesi del blocco nord occidentale.
Quindi no, non è un libro per chi ha paura, non è un libro per chi non è curioso, non è un libro per chi cerca solo un altro pretesto per giustificare la chiusura, il protezionismo, la difesa personale a qualunque costo, il concetto del "Prima NOI" che diventa subito "SOLO NOI", il rifiuto del diverso e del nuovo.
Ma è un bel libro, innegabile, un libro che all'Autore ha fatto correre anche qualche rischio...perciò è da leggere, senza paura, senza cercarvi dentro risposte che, spero e credo, non intende neppure dare.


Neuroni impazziti ai tempi del corona virus

Che dire, sto per perdere la bussola, come tutti. Convivenza continua, incessante e forzata con marito e figlio, mentre la nostalgia di un ...