Eclissi di luna

C'ero anch'io, ieri notte, sulla spiaggia buia, a seguire per due ore quell'ombra sinistra che andava a nascondere pian piano la luna, la bellissima luna brillante che si rifletteva sulle increspature del mare.
Perché ero lì? Perché c'erano anche tutte quelle altre persone? 
Perché in fondo volevamo sentirci tutti parte di qualcosa che, quantomeno, non capita tutti i giorni e nemmeno tutti gli anni, qualcosa che sia quasi unico, da ricordare.
Ma lo ricorderemo? Ne dubito.
Alla fine ero lì perché non avevo poi di meglio da fare, se non poltrire sul divano attendendo un sonno che è riuscito a raggiungermi persino lì, in spiaggia.
Ero lì perché volevo che mio figlio potesse vivere qualcosa di speciale, insieme ai suoi cuginetti, un'esperienza da conservare in un cassetto della memoria, da tirar fuori all'occorrenza.
Ma la verità è che ai bimbi non fregava un cazzo dell'eclissi! E forse neppure a noi, per quanto la curiosità mi abbia spinto a restare lì finché il picco delle 23.30 non si è realizzato. Fatto questo, via, di nuovo verso casa e verso il meritato riposo dopo una lunga, lunghissima, giornata di lavoro.
I bimbi sono stati felici di giocare sulla sabbia, noi un pò meno di venir bersagliati dalla stessa sabbia che inevitabilmente ci finiva addosso...
Qualche sigaretta, qualche battuta, le foto impossibili perché, a quanto pare, se non hai una macchina professionale, anche una mezzaluna diventa una semplice luna tonda!
I piedi nudi a cercare il calore sotto la sabbia, qualche chiacchiera e tanta, tantissima malinconia.
Anche gli altri gruppi e famigliole la vivevano come noi? Non lo saprò mai, e comunque forse quella malinconia stava solo dentro me e non nella mente delle altre persone con cui condividevo il momento.
Che casino la vita, che noia quando sembra non decollare, che delusione quando poi, alla fine, e capita proprio a tutti, scopri che ne riamane ben poca di quella che valga la pena....

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