Crisi di mezza età e dintorni...

Ieri al TG mi ha quasi commosso vedere Alain Delon a Cannes, che ritira il suo discusso premio alla carriera in lacrime, orgoglioso e, certo, felice ma, come ha tristemente ammesso, in uno stato di profonda infelicità per l'incapacità di accettare la vecchiaia.
Lo so che lui è oltre gli 80, che i segni del tempo sono evidenti e profondi, che questo diventa tanto più difficile da accettare quando la tua vita precedente era fatta di bellezza, fascino e continue conquiste, di avventure, seduzione, certezza d'essere irresistibile per la maggior parte delle donne e magari di molti uomini.
Io non posso certo fare paralleli tra la sua condizione e la mia!
Primo, perché non ho la sua età, secondo, perché non ho avuto una vita ricca di avventura e successi!
Ma qualcosa in comune l'ho vista chiaramente, l'ho sentita nel profondo, l'ho condivisa con lui in quelle lacrime e quello sguardo vinto.
Perché in fondo, anch'io, a soli 46 anni, mi sento sull'orlo del baratro, avverto come incombente un tempo in cui la mia bellezza, il fascino che ancora sento di emanare, la mia capacità di suscitare desiderio andranno irrimediabilmente a scemare fino a scomparire. E il processo è già iniziato.
Non ho mai avuto la bellezza di Delon ma sapevo chi ero, sapevo di piacere e mi piaceva piacere. Mi piace ancora.
E per questo comincia a suscitare in me un pò di tristezza accorgermi che, ogni giorno di più, riesco a passare inosservata o quasi per strada, a salire su un bus e non sentire alcuno sguardo un pò più insistente su di me, a passare perfino di fronte a una squadra di operai al lavoro senza che sguardi o commenti facciano eco al mio passaggio.
Non sono mai stata una miss né ho mai pensato di esserlo, semplicemente ero abituata a suscitare negli altri un tipo di attenzione che, per quanto mi lusingasse, non sentivo necessaria, non ricercavo. E' ora che sento venir meno quel tipo di attenzione che mi accorgo di quanto mi abbia reso più piacevole l'esistenza! Come sempre capita, apprezziamo certe cose quando stiamo per perderle, quando cominciano a sbiadire.
Io sono in quella fase, mi sento sbiadire, all'esterno, mentre dentro sento di essere viva, sempre più desiderosa di nuove cose, nuove avventure, nuove strade da percorrere.
Non sono vecchia, lo so. Ma so anche che questi saranno i miei ultimi anni di piena forma fisica, di una maturità ancora giovanile e attraente, di una vitalità ancora visibile e riconoscibile. E io li sto sprecando. Ingabbiata nel doppio ruolo di madre e moglie, e forse anche in quello di amante. Perchè quando tutto diventa così miseramente monotono, conosciuto, ordinario e routinario, persino tradire un  marito o un compagno perde il fascino dell'avventura!
Magari dovrei tradire l'amante con un altro amante!? Magari dovrei mandare tutti al diavolo e ricominciare, da sola, cercando nuovi modi per essere felice.
Magari, magari, magari.
Ma io da sola ci so stare? Ma io ho il coraggio di ricominciare, rinunciando a quelle basi sicure che sono la mia famiglia, la casa, il lavoro, gli amici comuni?
Forse no, ci sto riflettendo ogni giorno, sempre più intensamente. E magari quando sarò vecchia davvero avrò preso finalmente una decisione...troppo tardi...
Intanto vivo di fantasie e porto avanti questa piece teatrale al meglio che riesco, che non è tanto.
Se è una crisi di mezza età, cosa che trovo realistica, passerà. Se non lo è mi sto condannando all'infelicità. Ma non è micaper tutti la felicità! E non è per sempre! Può darsi che io la mia fetta di torta l'abbia già mangiata...
Si fotta tutto! Prendo tempo, parlo solo con me, mi guardo dentro con terrore e aspetto di capire. Allora forse deciderò che fare e se fare. Ora sto qui, lasciando che il tempo mi scivoli accanto, lasciandomi nuove rughe sul volto e sempre più desideri insoddisfatti.
Sto qui ancora un pò, a trattenere lacrime che, comunque, non saprei far uscire.
Diventerò vecchia così, frustrando i miei desideri e sfogando la mia rabbia attraverso i capricci. Peggio per chi mi starà accanto!

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