Feste di compleanno...o no

Quarantaquattro, come i gatti in fila per tre, solo che questi sono i miei anni!

Da dopodomani saranno quarantaquattro, che fino a oggi sono assolutamente 43!
Nessun problema con l'età da dichiarare, mai avuti. Ma fino all'ultimo giorno non mi schiodo, io mantengo la stessa versione per almeno 365 giorni. Perché non dovrei?
E' innegabile però che 44 suona molto diverso da come suonava quel 24 o anche quel 34! Tutto suona un po' diverso. E io sono diversa? Forse, controvoglia.
E' presto per dirlo, ma si va verso i 50, mica verso una nuova fase della giovinezza!
Si va verso l'età matura, quella che poi non si sa mai dove stabilire il limite, il valico per l'età anziana, che ogni anno che passa si tende a farlo slittare, anche quando si parla degli altri.
"Cinquantacinque anni? Ma allora è giovane!". Frasi così sono sempre più all'ordine del giorno quando ci si avvicina di persona a quei traguardi, e non sono ipocrisie, è che davvero ci si rende conto che a quell'età si è GIOVANI.
Non si è più ragazzi, si è giusto un pizzico più maturi (e non così tanto poi...) ma si è ancora giovani.
Se penso a come vedevo mia madre quando aveva la mia età, io neanche ventenne e lei giovanissima madre di 4 adolescenti! Mi sembrava vecchia, la trattavo già da vecchia, la vedevo lontana anni luce da tutto quello che identificavo come interessi, passioni, atteggiamenti, vita da "giovane".
E lei si sentiva forse come io mi sento adesso quando quei ragazzi sull'autobus mi danno della signora, gentili e formali fino a farmi incazzare! Io signora? Io come mia mamma allora? Cavolo, allora è grave, allora devo proprio essere invecchiata tanto, essermi sciupata tanto!
Saranno le rughe, i capelli bianchi (che anche se li copro, non sono mai puntuale e ogni tanto stanno lì in bella mostra per giorni!), sarà il look, o sarà anche solo il mio sguardo a tradire l'età? Non lo so. Ma so che se prima qualcuno si lasciava andare a un "Ma non li dimostri proprio!" "Ma sembri una 35enne!", ora non capita più, non in modo credibile.
Ed è un po' tragico, o comico, perché io GIOVANE mi ci sento ancora!
E per una che fuma, mangia disordinatamente, non fa nessuna attività fisica anche lontanamente benefica per il corpo e la mente, beve non certo moderatamente quando ci si mette, non va dall'estetista, non si trucca neppure come si deve, beh, forse non sono neppure messa così male!
Non mi posso lamentare troppo e non lo faccio. Ma per quei giovani, già da qualche anno, sono una SIGNORA.
E non ci sono rimedi, al massimo possono considerarti una "giovanile per la sua età"!
Chissà cosa pensava la mia mamma quando le facevo pesare il suo modo di vestire, di pettinarsi, di pensare. Magari non era proprio all'avanguardia ma a ripensarci era tutto sommato in linea con la moda del periodo. Non era alla moda, non lo sono neanche io. Ma non spiccava per essere fuori stile o stagione! Come me adesso. Non spicco ma neanche sono fuori tempo!
In realtà, adolescenza a parte, è così che sono sempre stata, almeno nel vestire e nell'apparire: abbastanza ordinaria. Volutamente ordinaria e semplice. Forse per compensare quel che di non semplice mi trascinavo dentro.
E adesso, che ancora mi piaccio, vorrei forse festeggiarmi un po'. Ma come?
Certo vorrei qualcosa di più del piccolo invito che organizzerò in ufficio per i colleghi di lavoro! 
Magari vorrei degli auguri un po' più "strutturati" dal mio Marco, che si limiterà a dirmi ironicamente "auguri!"( sempre che se ne ricordi!), come se per noi fosse normale così,  e magari lo è. Per lui lo è di sicuro, non gli interessano i compleanni, non gli interessano le ricorrenze in generale, le formalità, che si tratti di auguri o di condoglianze.
Io curo le pubbliche relazioni per entrambi da quel punto di vista, condoglianze escluse, perché quelle le trovo insopportabili anch'io.
Ma ogni volta, quando dice così, ci rimango comunque un po' male.  Lo so che un compleanno non è importante, però è il mio.
E so già che non mi attende un regalo da scartare né una sorpresa. Ho comprato un tablet un mese fa e ho fatto  l'errore di dire "questo è il mio regalo di compleanno anticipato", mi ha preso in parola! Comunque sono anni che non ci facciamo regali per il compleanno, una vita in comune e un conto corrente in comune rendono le sorprese davvero difficili da organizzare, soprattutto quando certe ristrettezze economiche sono superate e ti ritrovi a poter comprare quel che desideri senza aspettare i giorni speciali. Non che siamo diventati ricchi, sia chiaro! E' solo che entrambi non abbiamo alcuna pretesa. Siamo tipi da cose di poco conto, non amiamo gli oggetti e i gingilli costosi, non amiamo esibire, non amiamo neppure accaparrarci gli ultimi ritrovati in fatto di nuove tecnologie.
Noi viviamo in modo semplice, con oggetti possibilmente di semplice utilizzo, non necessariamente connessi col mondo social. Noi siamo più da bar e, più spesso ancora, da serie Sky (possibilmente thriller) sdraiati sul divano!
Ma la differenza tra me e lui è che io amo i regali! Adoro farli, adoro riceverli, anche piccoli, insignificanti, futili. Amo scartare pacchetti in ogni occasione utile, amo ricevere oggetti che non avrei mai acquistato, amo le sorprese. Ma sono anni che ne ricevo poche e sicuramente non da lui. Non da quando gli ho praticamente intimato di tenersi lontano dal fioraio, che le rose possono andare quando sei giovane e innamorato e non te le aspetti, ma di per sé non le apprezzo proprio per niente! Dicono che non sono romantica, io penso solo che non amo i fiori e ancora meno chi prende scorciatoie per liberarsi di un'incombenza, come se cercare o pensare un regalo fosse solo una gran seccatura!  
E anch'io non gli faccio quasi più regali, perché alla fine sbaglio e lo sento dire "Ma non potevi dirmelo prima di buttare i soldi così?". 
Comunque non è questo il punto.
Il punto è che vorrei una festa di compleanno, un compleanno alla vecchia maniera, con tanto vino, tanti amici, regali improbabili, musica improbabile e magari alla fine anche il dolce lanciato in faccia! Ma cavolo, sono 44! Cavolo, sono una SIGNORA! Cavolo, sono una mamma (e comunque dove lo piazzo mio figlio mentre mi ubriaco fino allo stordimento?)! Cavolo, sarà per un'altra volta, anche questa finisce tra le cose da rinviare a tempi migliori.
Ne ho un armadio pieno di cose rinviate a tempi migliori! Speriamo solo che arrivino quei tempi là...
Io aspetto, non mi arrendo. Secondo molti, e forse a ragione, perdo tempo e non vivo, ma io sono convinta che arriveranno tempi migliori, tempi per vivere di più.
Del resto, compio solo quarantaquattro anni!!!

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